Il Cilento da decenni ha ispirato poeti e cantori. Molti dei miti greci e romani sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Patrimonio mondiale dell’umanità. Il filo della storia cilentana si dipana fino ai giorni nostri cucendo avvenimenti grandi e piccoli. Legando vicende romane (Cesare Ottaviano Augusto ne fece una provincia per allevare gli animali e coltivare alimenti destinati alle mense romane), a fatti medievali importanti (il Principato longobardo a Salerno, l’avvento dei monaci Basiliani e Benedettini, la nascita della Baronia con i Sanseverino, la loro rivolta a Capaccio nel 1246 contro Federico II), fino ai primi “moti del Cilento” del 1828, con l’insurrezione contro Francesco I di Borbone e i suoi ministri, seguiti vent’anni dopo da nuovi moti antiborbonici, quindi all’adesione all’unità d’Italia cui rapidamente seguirono gli anni del brigantaggio postunitario.
IL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO
Tracce, ricordi, monumenti, culture, sentieri legati a questa ricca storia sono salvaguardati grazie al Parco Nazionale del Cilento. Dal giugno 1997, il Cilento è inserito nella rete delle Riserve della biosfera del Mab-UNESCO (dove Mab sta per “Man and biosphere”): su tutto il pianeta (in oltre 80 stati) si contano circa 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura. Nel 1998 inserito insieme ai siti archeologici di Paestum, Velia e il Vallo di Diano, nella lista di patrimonio mondiale dell’umanità. Soria in Spagna, Koroni in Grecia, Cilento in Italia e Chefchaouen in Marocco, rappresentano i luoghi della Dieta Mediterranea, inscritta alle liste del patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel novembre 2010. Nel 2010 il Parco Nazionale del Cilento vallo di Diano ed Alburni è stato inserito nella rete europrea dei Geoparchi.
10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE L'OLIO EXTRAVERGINE SALELLA
- Perché conosciamo la sua origine e cioè il territorio in cui è prodotto: il Cilento.
- Perché conosciamo la provenienza delle materie prime, in quanto le olive sono raccolte esclusivamente da olivi presenti nel territorio cilentano;
- Perché sappiamo che il frantoio è nel Cilento, nel rispetto della tradizione, custodisce con gelosia i segreti di questo antico mestiere;
- Per la sua tracciabilità e cioè per la possibilità di seguire il prodotto in ogni momento della filiera produttiva e di sapere tutte le sue informazioni;
- Per la sua rintracciabilità e cioè la possibilità di ripercorrere il processo produttivo al ritroso: dal prodotto finito all’origine della materia prima;
- Per la trasparenza e la serietà con cui si controlla fin dall’ origine tutta la filiera;
- Per diminuire le frodi alimentari, poiché in situazioni di emergenza, è possibile individuare con facilità i prodotti non certificati;
- Per promuovere il Cilento e le sue tipicità gastronomiche;
- Per la sua genuinità e per il suo gusto unico, perché è capace di esaltare di bontà anche i piatti più semplici;
- Perché infine, il nostro olio, non si compra, si sceglie!